La storia del Santuario della Madonna Ausiliatrice in Roncaglio, località di Locarno Sesia, nei pressi di Varallo (VC), è intrecciata con la storia della famiglia Barelli. La mamma di Armida, Savina Candiani, risulta la prima grande benefattrice, senza il cui contributo morale e finanziario l’opera auspicata dal parroco mons. Giuseppe Delsignore non sarebbe stata realizzata. Inoltre fu lei a convincere il figlio, l’ing. Pier Fausto Barelli, tornato incolume dall’esperienza della guerra, a elaborare gratuitamente il progetto del Santuario. Il giorno della posa della prima pietra, 14 aprile 1929, la mamma di Armida vestì i panni della madrina. Armida soggiornò presso la casa parrocchiale di Locarno la prima volta nel 1918, la seconda volta nel 1940 con le giovani della diocesi novarese appartenenti all’Azione Cattolica Femminile, convenute sul piazzale del Santuario per ascoltarla. Dunque tre membri della famiglia Barelli sono legati a Locarno Sesia e l’esposizione della mostra esprime sentimenti di riconoscenza verso Savina, Pier Fausto e la stessa Armida.
Domenica 14 luglio è stata inaugurata la mostra “Armida Barelli. Nulla sarebbe stato possibile senza di lei” in versione poster. Ideata e curata da Tiziana Ferrario, con sceneggiature e illustrazioni di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis per Franco Cosimo Panini editore, la mostra è stata realizzata dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, con la consulenza storica di Aldo Carera ed Ernesto Preziosi. All’inaugurazione sono intervenute Barbara Pandolfi, vicepostulatrice per la Causa di beatificazione di Armida Barelli, Maddalena Colli, collaboratrice dell’Archivio storico Armida Barelli di Milano, Maria Rizzotti e Daniela Bonavista di Azione Cattolica. La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre 2024.
E’ disponibile un opuscolo che illustra le origini del Santuario con alcune testimonianze sulla famiglia Barelli.
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L’iniziativa rientra tra le 100 in programma che l’Istituto Toniolo sta organizzando su tutto il territorio nazionale per celebrare il centenario della Giornata per l’Università Cattolica la cui istituzione si deve alla ferma volontà della cofondatrice Beata Armida Barelli che nel 1924 chiese al Papa di introdurla in tutte le Diocesi Italiane e da un secolo si propone come momento in cui la Chiesa Italiana celebra la centralità dell’Ateneo Cattolico più grande d’Italia e d’Europa.