Il collegio San Luca-Armida Barelli di Roma dedica il salone principale alla nuova Beata

“Andare oltre, guardare al cuore”. Audacia, passione e dedizione di una Sorella Maggiore. Così era intitolato l’incontro dello scorso 9 maggio (locandina) presso il Collegio San Luca – Armida Barelli nel campus dell’Università Cattolica di Roma. Sono stati coinvolti i Direttori, gli studenti degli altri Collegi in Campus e quanti ogni giorno sostengono e condividono l’impegno per la formazione integrale:
il Direttore di sede, prof. Lorenzo Cecchi, il responsabile dell’Ufficio Manifestazioni ed Eventi,
sig. Francesco Gemelli, la referente per Educatt, la dott.ssa Rita Montrone, la superiora della casa che ospita il Collegio, suor Maria Gabriella, le Suore di Carità che vivono all’interno del Policlinico Gemelli e gli Assistenti Pastorali.

Armida è stata una donna audace, pienamente e creativamente coinvolta al servizio della cultura, della Chiesa e della società. È per il suo contributo fattivo e tenace, per il suo prendersi cura dei giovani da sorella maggiore che si è deciso di approfondire la conoscenza della sua figura e della sua opera e dedicarle il salone principale all’interno del Collegio, grazie al contributo di
Mons. Claudio Giuliodori, Assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo, e di Emanuela Gitto, Vice Presidente del settore Giovani di Azione Cattolica.

L’idea di dedicare alla Barelli il salone principale del Collegio viene dal desiderio di trovare uno spazio concreto dove gli ideali di Armida trovino vita anche nella realtà di oggi, per quanti verranno accolti. Proprio nel salone è stata allestita la mostra “Armida Barelli. Nulla sarebbe stato possibile senza di lei”, tratta dalla graphic novel di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, ideata e curata da Tiziana Ferrario, con la consulenza storica di Aldo Carera ed Ernesto Preziosi, edita da Franco Cosimo Panini.
Suor Sandra Bonura, la direttrice del Collegio, ha introdotto i lavori.

Le ragazze della Commissione Caritativa hanno concluso l’incontro comunicando l’impegno preso dal Collegio: donare dei libri sulla storia e l’operato di Armida ad alcune realtà come il Carcere Femminile, la Casa Famiglia Betania, il reparto di Radioterapia e la Comunità di Nomadelfia per aiutare altri ad affrontare con fede le sfide quotidiane, fortificare lo sguardo di apertura al futuro con quei valori spirituali capaci di “generare cambiamenti”.

Al termine degli interventi mons. Giuliodori ha donato dei libri su Armida Barelli e due medaglie riportanti la sua immagine, una alla Direttrice del Collegio e una alla Superiora della Casa.
Ai partecipanti è stato consegnato un simbolo realizzato e distribuito dalla Commissione Culturale, un segnalibro con delle espressioni e l’immagine di Armida Barelli, disegnata da alcune ragazze del collegio.

Un momento conviviale, a cura della Commissione Ricreativa, ha dato l’opportunità a tutti presenti di uno scambio informale con i relatori e con gli ospiti sulle risonanze di quanto ascoltato.

Nel mese di aprile le collegiali avevano vissuto un intenso momento di preghiera rileggendo alcuni testi di Armida Barelli e ricevendo in dono la graphic novel edita da Franco Cosimo Panini.

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